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Metri quadri calpestabili e metri quadri commerciali

Metri quadri commerciali e metri quadri calpestabili

Metri quadri commerciali o metri quadri calpestabili? Questo è il dilemma!
Se vuoi diventare un esperto nel labirinto del mondo immobiliare, leggi questo articolo in cui ti guideremo verso le definizioni di metri quadri commerciali e calpestabili, spiegandoti tutto su questi due concetti tecnici e sopratutto sulle loro differenze.

Spesso, durante la valutazione e la stima di un immobile, sentiamo queste due espressioni. Ma qual è davvero il loro significato? Scoprilo con noi!

Cosa sono i metri quadri commerciali

Partiamo con la nozione di “metri quadri commerciali”. Innanzitutto, i metri quadri commerciali sono il risultato dato dalla somma di tutti gli spazi, compresi i muri, che vanno a formare la proprietà in questione. Come già saprai, una proprietà immobiliare è composta da diversi spazi, quali: vani principali (per esempio, la cucina, il soggiorno, le camere da letto, i bagni); vani accessori che sono collegati in modo diretto(per esempio, le soffitte e i ripostigli); pertinenze d’uso esclusivo di servizio non collegate direttamente (come per esempio soffitte, box, posti auto coperti e scoperti, oltre che le cantine); pertinenze cosiddette “a ornamento” (per esempio, giardino, terrazzi, balconi).

Durante la stima di un immobile si calcola quello che è il suo valore per metro quadro.
Ossia, tramite questa procedura si va a valutare il suo valore sul mercato espresso come euro al metro quadrato. Per effettuare questa procedura, è fondamentale tenere conto dei metri quadri commerciali dell’immobile.

Attenzione però, perché se hai un appartamento di 100 metri quadrati con una cantina di 20 metri quadrati, la sua superficie commerciale non sarà pari a 120 metri quadrati. Infatti, il totale della superficie commerciale sarà di 110 metri quadrati. Ti starai chiedendo il perché, e quindi noi te lo spieghiamo.
Devi sapere che quando si fa la stima di un immobile, la superficie dell’abitazione viene calcolata al 100%, ma altri elementi non lo sono per forza. Prendiamo ad esempio i garage fuori terra, i quali vengono calcolati per il 67% della loro superficie, oppure i garage interrati che vengono calcolati al 50%. Seguono poi altri elementi come le cantine, le centrali termiche, i depositi al 50%. Infine, terrazzi e balconi sono calcolati per un 33%.

Se poi ci sono anche cortili e giardini ad uso esclusivo, questi vanno divisi a scaglioni da 1/6 fino a 1/50 in base alle dimensioni delle superfici.

Cosa sono i metri quadri calpestabili

I metri quadri calpestabili sono invece i metri quadrati che, come dice l’espressione stessa, possono essere calpestati in un immobile. Quindi in sostanza sono quelli che concretamente si riescono a calpestare. Tutto ciò che è calpestabile corrisponde a tutto ciò che è abitabile, in cui si può quindi vivere.

I metri quadri calpestabili non includono quindi i muri, i divisori, le pareti anche perimetrali, e tutti quei vani che non hanno possibilità di essere calpestati dalle persone.

Le superfici calpestabili, ossia quelle abitabili, secondo la borsa immobiliare sono: la cucina, soggiorno, camera e bagno. Per cui capirai che si tratta esclusivamente delle superfici interne in cui si può vivere.

Quindi, possiamo affermare che la superficie calpestabile è il netto di quella commerciale. Proprio per i motivi che abbiamo elencato di sopra, questa tipologia di superficie viene detta “metratura netta”, perché non tiene conto di tutti quegli spazi che non possono essere effettivamente vissuti o calpestati.

Differenza tra metri quadri commerciali e metri quadri calpestabili

Arrivato sin qui hai capito che cos’è una superficie commerciale e che cos’è invece quella calpestabile. Quindi sintetizziamo: se i metri quadri commerciali includono anche tutti gli spazi non fisicamente percorribili da una persona, come per esempio i muri, le aree scoperte (giardini, balconi, eccetera), e le dipendenze esclusive (cortili, portici), i metri quadri calpestabili sono espressi al netto di tutti questi spazi visti precedentemente.

La differenza tra i metri quadri commerciali e quelli calpestabili può arrivare fino al 50% per i muri perimetrali, al 20% per cantine esterne, al 30% per i balconi. Queste percentuali cambiano e influenzano il dato finale della metratura dell’immobile in maniera non indifferente.

Come e quando usare i metri quadri commerciali e i metri quadri calpestabili

I metri quadri commerciali esprimono il dato che va utilizzato negli annunci, ma anche nei documenti ufficiali sotto la voce “superficie catastale”, secondo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate nel 2015.

Per cui, bisognerà utilizzare questa unità di misura per indicare le dimensioni dell’immobile. Inoltre, i metri quadri commerciali si utilizzano anche per pagare l’importo della tassa sui rifiuti (conosciuta anche come TARI).

Ti ricordiamo, che questi valori possono cambiare di anno in anno. Per cui è sempre bene avere una stima il più aggiornata possibile se si vuole essere precisi.

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