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Mediatore creditizio: chi è e cosa fa

Mediatore creditizio

Ti sei mai chiesto chi sia il mediatore creditizio e quale sia il suo ruolo nel settore immobiliare? Siamo pronti a spiegarti tutto e a soddisfare ogni tua curiosità riguardo alla definizione di mediatore creditizio, le attività che è chiamato a svolgere e di quali responsabilità si deve fare carico.

Chi è il Mediatore creditizio

Il mediatore creditizio è una figura professionale, relativa all’ambito immobiliare, che esercita un’attività di consulenza e mette in relazione le banche o i vari intermediari finanziari con la clientela potenziale per concedere finanziamenti di diversa specie.

Per cui, la mediazione creditizia sta principalmente nello svolgere l’attività di intermediazione tra banche, istituti finanziari e tutti coloro i quali hanno bisogno di accedere ad un finanziamento. In questa configurazione, il mediatore si pone come tramite tra le due parti interessate.

Un esempio che risulta facile citare è senza ombra di dubbio quello dell’apertura di un mutuo. Se un cittadino intende acquistare, per esempio, un immobile tramite la forma del mutuo potrà richiedere un finanziamento a una banca consultando prima un mediatore creditizio. Quest’ultimo svolgerà un ruolo fondamentale nel capire quale potrà essere la soluzione migliore a seconda della necessità e dei bisogni della persona che ricorre all’intermediazione creditizia.

Il mediatore creditizio deve essere iscritto ad un albo specifico per poter esercitare legalmente la sua attività professionale. Il suddetto albo si chiama “OAM”, ossia Organismo degli agenti e dei mediatori creditizi. Per esempio, anche le società di mediazione creditizia sono obbligate a comunicare i nomi dei propri dipendenti e collaboratori all’Organismo degli agenti e dei mediatori creditizi.

Egli deve inoltre dichiarare la sua neutralità rispetto alle parti interessate: banche o istituti finanziari e cittadino richiedente il finanziamento. In questo modo si riuscirà a favorire un incontro collaborativo tra la domanda e l’offerta di credito.
Non è possibile, ed è quindi fortemente vietato, che vi siano interessi comuni tra le varie parti coinvolte. Il mediatore creditizio deve quindi essere una figura al di sopra degli altri soggetti partecipanti. Per esempio, non deve avere rapporti di collaborazione, dipendenza o rappresentanza con essi. È fondamentale che il mediatore creditizio mantenga una distanza equivalente tra il cliente e la banca o istituto finanziario.

Grazie proprio a questa sua neutralità si avrà un’accelerazione e una semplificazione del procedimentoper trovare un accordo con un istituto bancario. Infatti, il mediatore creditizio si occuperà di verificare i requisiti anagrafici, di affidabilità e relativi al reddito della persona a cui potrebbe essere concesso il prestito, e questo richiede un’assoluta imparzialità da parte sua.

Il mediatore creditizio ha un compito importante per diversi aspetti. Innanzitutto, informa il cittadino delle soluzioni esistenti per le sue necessità, cosa non scontata e soprattutto molto utile per coloro i quali non sono informati su tale ambito. Inoltre, grazie alla sua attività, riesce a velocizzare le pratiche e garantisce un notevole sostegno al cittadino che deve individuare l’istituto bancario in grado di offrire la migliore soluzione sul mercato.

Le attività del mediatore creditizio

Questa figura professionale svolge diversi ruoli nell’ambito immobiliare. Vediamo insieme quali sono.
Il mediatore creditizio è chiamato ad effettuare consulenze, a svolgere un’istruttoria preliminare di richieste di finanziamento, a formulare le richieste di credito e ad inviarle, a trattare con gli erogatori potenziali del finanziamento riguardo la modalità dell’erogazione dello stesso e le condizioni economiche che lo riguardano.
Per consulenza intendiamo la capacità di questa figura di individuare e analizzare le necessità del suo cliente, soprattutto dal punto di vista finanziario. Inoltre, il mediatore creditizio, successivamente a questa prima fase, dovrà anche trovare il migliore finanziamento possibile per il suo cliente. Il suo compito sarà quindi quello di tenere bene a mente tutte le esigenze del cliente per potergli offrire la migliore soluzione esistente. La consulenza, nello specifico, riguarda tutte le attività che si riferiscono al mantenimento di una relazione tra cliente e intermediario finanziario.

Le attività ausiliarie rispetto all’attività principale del mediatore creditizio consistono in formare il personale. Ossia, questi compiti possono coinvolgere la gestione dei servizi informatici o di elaborazione dei dati, fino ad arrivare alla gestione degli immobili ad uso funzionale.

Ci sono anche diverse attività connesse a quelle precedentemente già descritte. In particolare, si tratta di tutte le attività legate all’informazione commerciale e alle partecipazioni.

La normativa riguardante il mediatore creditizio

La prima legge che presenta una linea guida per le regole che deve seguire il mediatore creditizio risale al 1996. Si tratta dell’articolo 16 della legge 108 del 1996. Questa legge tratta nello specifico, e di conseguenza regola, l’ambito dell’usura.
La mediazione creditizia è stata definita una materia che si potrebbe avvicinare e potrebbe quindi rischiare di essere considerata come usura. Proprio per questo motivo è nata l’idea e la necessità di regolarla, in modo tale che non ci fossero situazioni poco chiare o che potesse sfociare nella criminalità.

Nello specifico, la legge prevede che i mediatori creditizi che esercitano la loro attività professionale in modo abusivo vengano sanzionati penalmente. Bisogna quindi essere in possesso di una autorizzazione particolare per poter operare e svolgere le attività che sono in capo a questa figura professionale.
Negli ultimi anni, precisamente con il decreto legislativo 141 del 2010, la normativa che riguarda la mediazione creditizia è stata aggiornata.

L’articolo 1755 del Codice civile dispone che il mediatore creditizio abbia diritto a una provvigione che provenga da entrambi i soggetti coinvolti (istituto finanziario o banca e cliente). Per avere diritto alla provvigione, il mediatore creditizio potrebbe anche solamente segnalare l’affare indicando il potenziale contraente a una delle parti. In generale, il mediatore ottiene un pagamento che equivale a una percentuale specifica di provvigione sull’importo del prestito in oggetto.

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